
Intervista a Giulia Innocenzi
di Lanfranco Palazzolo
I giovani del Pd non producono consensi e rappresentanza nelle università. Lo ha detto Giulia Innocenzi, l’ex candidata alle primarie dei giovani del Pd.
Giulia Innocenzi, come è andata l’assemblea costituente dei Giovani democratici che si è svolta domenica a Milano?
“L’assemblea dei giovani del Pd si è svolta priva di un vero e proprio regolamento. L’ordine dei lavori dell’assemblea è stato adottato da un organo sconosciuto. Ci siamo trovati questo ordine dei lavori pubblicato pochi giorni fa sul sito dei giovani democratici. Nessuno di noi aveva saputo chi avesse adottato questo regolamento. Quello che mi dispiace dire è che i giovani democratici non hanno un forum di discussione e non esiste un indirizzario e-mail con il quale si possa comunicare. Infatti, la convocazione dell’assemblea di Milano è avvenuta senza che giungesse un’e-mail. Noi abbiamo chiesto di mettere in votazione il regolamento dei radicali italiani per farlo adottare dai giovani del Pd perché volevamo dare delle regole ai giovani di questo partito”.
Che regolamento avete adottato?
“Il segretario dei giovani del Pd Fausto Raciti ha fatto approvare un suo regolamento che aveva scritto nelle ultime ore. Ma il fatto nuovo di questa assemblea è che 1/3 dei giovani democratici non ha votato il documento presentato dal segretario Fausto Raciti”.
Avete parlato con il segretario del Pd Dario Franceschini?
“Ho avuto modo di parlarci e di spiegare quello che era accaduto alle primarie per il leader dei giovani del Pd. Il nuovo leader del Pd si è dimostrato diverso da Walter Veltroni. Ci ha ascoltato e ha detto ai giovani del Pd di essere indipendenti anche a costo di andare contro il proprio partito”. Ma come sono andate a finire queste primarie dei giovani del Partito democratico vinte da Raciti?
“Non sappiamo dirlo con i numeri. Infatti, non ci sono i dati ufficiali di queste elezioni in 17 regioni. Non esiste una lista di quella che è l’assemblea dei delegati alle assemblee nazionali e a quelle regionali dei giovani del Partito democratico. Delle 18 regioni che hanno votato il loro segretario regionale, ben 16 sono stati votati con una candidatura unica e con voto all’unanimità. Questo è un appiattimento dei pluralismo interno. Noi siamo andati sulla scia di quello che ha detto il segretario del Pd Franceschini”.
Perché i giovani del Pd hanno perso le elezioni universitarie a Roma?
“Il movimento de l’Onda che si è presentato in tutte le piazze italiane non ha prodotto molti consensi nelle elezioni universitarie. E’ servito a portare alle urne universitarie solo il 10% degli elettori. Questo significa che il movimento non ha prodotto alcuna influenza universitaria. Oggi la maggioranza delle università è nelle mani di Azione giovani. Ma di questo non si parla”.