
Il 29 settembre 2010, la Commissione Affari esteri dell’Assemblea Nazionale ha proceduto all’audizione del Segretario di Stato incaricato degli Affari europei, Pierre Lellouche, sui temi dell’attualità europea
(
http://www.assemblee-nationale.fr/13/cr-cafe/09-10/c0910093.asp#P8_223).
Il Segretario di Stato ha innanzitutto augurato al Belgio di trovare al più presto un accordo per formare un Governo e poter così esercitare più efficacemente il suo attuale ruolo di Presidente di turno del Consiglio dell’UE, e, a seguire, ha affrontato i temi del Servizio europeo per l’azione esterna (SEAE) e della situazione dei Rom europei.
Per quanto riguarda il Servizio diplomatico europeo, dopo aver sottolineato che si tratta di un Servizio nuovo necessario a rafforzare la coerenza dell’insieme delle politiche esterne dell’Unione, in particolare, in materia di economia, energia, politica monetaria e aiuto allo sviluppo, ha assicurato l’impegno di continua vigilanza della Francia sul percorso di attuazione del nuovo strumento diplomatico. Il governo francese è attualmente concentrato sulle iniziative volte ad assicurare un’adeguata rappresentanza francese. Al momento sono in corso le designazioni dei capi di delegazione UE e 12 delegazioni dell’UE saranno dirette da francesi, in servizio alla Commissione europea, a partire dal prossimo autunno; ad esse seguiranno le nomine dei diplomatici nazionali.
Per quanto riguarda i Rom europei, il Segretario di Stato ha riferito della probabilità che la prossima Presidenza del Consiglio, la presidenza ungherese, inserisca la questione “Rom” tra le sue priorità. Dal 1° gennaio 2007, con l’entrata della Romania e della Bulgaria nell’UE, l’Unione ha scoperto l’esistenza di 10-12 milioni di persone di etnia rom, provenienti da diversi Stati, che hanno in comune il fatto di vivere in condizioni, definite da Lellouche “spaventose”, di discriminazione e di sottosviluppo, senza accesso a scuole, a cure mediche o ad alloggi. Di questi 10-12 milioni, circa 9 milioni sono cittadini dell’UE (secondo dati della Commissione europea, ancorché non completi per mancanza di censimenti ufficiali). Di fronte ad un dramma umano di tali proporzioni, ha dichiarato Lellouche, il Governo francese è favorevole, piuttosto che restare sul terreno di un dibattito giuridico-ideologico sulla libera circolazione in Europa, ad una soluzione a lungo termine che affronti il problema di base nei Paesi d’origine, attraverso l’utilizzo degli strumenti dell’UE per aiutare questi Paesi ad integrare i Rom che, in alcuni casi, come in Romania, rappresentano il 10% della popolazione. A tale proposito il Segretario di Stato francese ha rammentato che sono stati organizzati due summit europei sui Rom: il primo sotto la Presidenza francese, il secondo a Cordova ad aprile 2010, nel corso del quale egli è stato tra i pochi rappresentanti di Governi europei presenti. Lellouche ha poi espresso soddisfazione per il non avvio di alcuna procedura d’infrazione della Commissione UE nei confronti della Francia per la politica, decisa negli ultimi mesi, di evacuare diversi campi non autorizzati abitati da immigrati Rom europei e di allontanare dal Paese un numero consistente di Rom (politica ritenuta da alcuni una violazione ai principi della libera circolazione). Anche per quanto riguarda il recepimento della direttiva 2004/38/CE sul diritto dei cittadini europei di circolare e soggiornare liberamente nell’Unione, il Segretario di Stato ha menzionato il dialogo giuridico aperto dalla Commissione europea e ancora in corso con diversi Stati membri, compresa la Francia. Inoltre, dopo essersi rallegrato per l’intenzione manifestata dalla Commissione europea di dare nuovo slancio alle politiche di integrazione dei Rom e di utilizzare a tal fine l’insieme degli strumenti dell’Unione, M. Lellouche ha annunciato che il governo francese presenterà un contributo alla definizione di una strategia europea in favore dell’inserimento dei Rom nei loro Paesi d’origine, sulla scia dell’accordo concluso tra il Presidente francese Sarkozy e il Presidente rumeno Basescu all’inizio di settembre 2010.