Intervista a Matteo Mecacci
Voce Repubblicana, 25 settembre 2012
di Lanfranco Palazzolo
Queste elezioni legislative in
Bielorussia sono molto importanti. Lo ha detto l’onorevole Matteo Mecacci,
deputato radicale eletto nelle liste del Partito democratico e presidente della
Commissione diritti umani dell’assemblea parlamentare dell’Osce che si trova a
Minsk per monitorare il voto delle elezioni legislative in Bielorussia.
Onorevole Mecacci, quali sono le sue
valutazioni su queste consultazioni che hanno visto la fine di ogni residua opposizione
nel paese guidato da Aleksandr Lukashenko?
“Questo
è un appuntamento importante per la Bielorussia perché fa seguito alle elezioni
presidenziali del 2010 che videro la riconferma del presidente in carica.
Quelle consultazioni furono fortemente criticate dall’Osce. Dopo quel voto ci
fu la dispersione di una manifestazione dell’opposizione, la quale contestava
l’esito di quel voto. Molti degli esponenti dei partiti democratici furono
incarcerati o fuggirono in esilio”.
Quanti sono gli osservatori dell’Osce in
Bielorussia?
“Io
partecipo, come capodelegazione dell’assemblea dell’Osce e anche di tutti gli
osservatori di breve termine inviati in questo paese per le elezioni
legislative. In Bielorussia c’è una delegazione di 350 funzionari sparsi in
tutto il paese. Ci sono 40 funzionari che si trovano in questo paese da oltre un
mese. Questa settimana faremo una valutazione complessiva sul voto”.
Quali sono i rapporti della Bielorussia
con l’UE?
“I
rapporti con i paesi dell’Unione europea sono stati molto difficili dopo le
presidenziali del 2010. Esistono ancora sanzioni nei confronti dell’establishment
bielorusso. Mi riferisco non solo agli esponenti politici, ma anche a dirigenti
economici di questo paese. L’Osce ha accettato un invito della Bielorussia
aprendo un canale di dialogo con Minsk. Il Parlamento bielorusso ha un ruolo
marginale nel sistema politico del paese. Questa è una Repubblica
presidenziale. E il Parlamento non si è mai distinto per delle posizioni
autonome”.
A chi sono stati negati i visti di
ingresso in Bielorussia per seguire questo voto?
“I
visti sono stati negati a due parlamentari. Si tratta di una parlamentare Verde
del Bundestag e ad un parlamentare lituano, già Presidente della Commissione
Esteri di quel paese. I visti sono stati concessi per 70 deputati, anche per la
delegazione svedese dopo che alcuni attivisti di quel paese hanno catapultato
degli orsetti in territorio bielorusso. Lo scopo di questi lanci era quello di
contestare la situazione in cui si trova il paese. Il Presidente Lukashenko,
per tutta risposta, ha negato le credenziali all’ambasciatore svedese. Noi
abbiamo denunciato questa mancata concessione di visti. L’abbiamo considerata
inaccettabile dato che la nostra assemblea parlamentare era stata invitata
dalle autorità di Minsk”.