Intervista a Daniele Autieri
Voce Repubblicana, 17 maggio 2013
di Lanfranco Palazzolo
Il
sistema delle consulente alla pubblica amministrazione sta forse per
sgretolarsi ecco perché ho voluto parlare del “saccheggio”.Lo ha
detto alla “Voce Repubblicana” Daniele Autieri, autore de “Il
saccheggio. Consulenze d'oro e clientelismi. Ecco gli stipendi
pubblici che indignano l'Italia” (Castelvecchi editore).
Daniele
Autieri, come è cambiato il sistema della corruzione nel nostro
paese negli ultimi anni?
“Parecchi
anni fa chiesi ad un esponente politico di descrivermi come si era
evoluta la corruzione, qual era la differenza fra le stecche degli
anni duemila e quelle del periodo di Tangentopoli. Questo uomo
politico mi rispose che di nero se ne vedeva ormai poco perché le
tangenti ultimo modello avvenivano con la fattura. E si travestivano
da consulenze. E col tempo erano diventate persino qualcosa più di
un escamotage per mascherare l'illecito: uno stile di vita
perfettamente inserito nell'etica pubblica”.
In
che modi si esplicita il nuovo potere delle regalie pubbliche?
“E'
senza dubbio la consulenza. Il sistema della consulenza fa status per
chi la ottiene e definisce il potere di chi la può distribuire.
Ormai nessuno ne contesta l'utilità. Il sistema delle consulenze
arriva in ogni dove, anche in Vaticano dove nelle segrete stanze
dello IOR ci sono molti consulenti”.
Come
è cambiato il sistema delle consulenze? Si ricorre ancora a
consulenze individuali o il sistema ha cambiato abito?
“Ci
sono le società di consulenza private che consigliano i leader
politici e gli amministratori: quell'unicum italiano che sono le
società pubbliche. Poi ci sono gli 'head hunter' di manager e
consulenti, consulenti chiamati a scegliere consulenti che al termine
del loro lavoro persuadevano i decisori a raddoppiare la consulenza”.
Qual
è il danno dei consulenti nei confronti dell'amministrazione
pubblica?
“Il
sistema delle consulenze opera una sorta di saccheggio nei confronti
delle casse dello Stato. Ogni anno lo Stato italiano paga 450 mila
consulenti che costano ai contribuenti quasi due miliardi di euro. I
loro indennizzi pesano sulle tasche dei cittadini per 51 euro l'anno.
I 24mila consiglieri di amministrazione delle aziende di controllate
dallo Stato e degli enti locali raggiungono i 2,6 miliardi di euro,
87 euro per ciascun contribuente”.
Questo
potere si sta dissolvendo?
“Credo
che siamo alla vigilia dello sgretolamento di questo potere. Ecco
perché ho deciso di raccontare oggi questa vicenda”.
Quanto
pesa il costo delle provincie nel bilancio dello Stato?
“Meno
di quanto si possa credere. In media, ogni anno, il costo degli
amministratori provinciali è pari a 110 milioni di euro, contro il
miliardo delle regioni, e la spesa complessiva delle provincie (11,5
miliardi) costituisce appena lo 0,9 per cento dei costi della
politica”.