Philip Cordaro è stato uno dei punti di riferimento tra la famiglia
Kennedy e la comunità italo-americana. Nel 1946 fu uno degli
organizzatori della campagna elettorale di Kennedy come Congressman e
poi lo aiutò per arrivare al Senato nel 1953 e alla Casa Bianca. Abbiamo
parlato con lui dei rapporti con la famiglia Kennedy. Ricordiamo che
Cordaro ha pubblicato la prima biografia italiana su Kennedy nel 1961
con la casa editrice Sciascia. Cordaro ha trascorso una vita negli Stati
Uniti, insegnando nelle università e scrivendo su quotidiani e riviste.
Ha conosciuto i potenti d'oltreoceano. Ha difeso le comunità italiane
in America, e persino Umberto II di Savoia lo ha voluto accanto a sé nel
suo viaggio oltreoceano. Oggi Philip Cordaro, nato a Palermo nel 1918,
doppia cittadinanza italiana e americana (si è stabilito negli USA dopo
la guerra), ha pubblicato "America, amore mio" (Mauro Pagliai Editore),
un grande affresco di tributo alla comunità italo-americana pieno di
curiosità sulla storia a stelle e strisce. Ecco cosa ci ha raccontato su
Jfk.
sabato 23 novembre 2013
Ecco come sbarcava il lunario Keplero
Intervista ad Andrea Albini
Voce Repubblicana, 23 novembre 2013
di Lanfranco Palazzolo
Giovanni Keplero, che fu un grande
astronomo, si guadagnava da vivere facendo gli oroscopi. Lo ha detto alla “Voce”
Andrea Albini, autore de “L’autunno dell’astrologia. Il declino scientifico del
discorso sulle stelle da Copernico ai nostri giorni” (Odradek).
Andrea Albini, l’astrologia ha
condizionato la storia politica mondiale e pensa che questa credenza abbia
avuto un ruolo nel corso degli anni?
“Nell’antichità
e anche nel Rinascimento abbiamo le prove che molti uomini politici erano
fortemente influenzati dall’astrologia. A cominciare dagli imperatori romani
che emettevano editti per combattere gli indovini. Nel Rinascimento, Ludovico
il Moro non faceva nulla se prima non consultava un mago. Questa situazione si
è protratta fino al ‘600. Fino a quel periodo la situazione era favorevole
all’astrologia. Ma il rapporto tra la politica è l’astrologia è sempre stato
molto ambiguo. Fino a quando la politica è riuscita ad utilizzare l’astrologia
a suo vantaggio la cosa andava benissimo. La questione diventava un grosso
problema quando erano gli altri ad utilizzare l’astrologia contro i potenti.
Nel ‘600 cambia la percezione comune nei confronti dell’astrologia grazie al
modo di fare scienza da parte di Galileo. In quel periodo si arriva anche al
predominio del copernicanesimo. Da questo momento la Terra non viene
considerata come il luogo di tutti gli influssi dei corpi celesti. Gli
scienziati si accorgono che la terra ha un ruolo marginale nell’universo e che
non è al centro di esso”.
Ci sono state commistioni tra scienza e
astrologia?
“Diciamo
che un grande astronomo come Giovanni Keplero, famoso per aver scoperto le
leggi dei moti planetari, era anche un astrologo e ha fatto tanti oroscopi su
commissione. Non si vergognava di fare gli oroscopi. Anzi, grazie agli oroscopi
lui ci guadagnava. All’epoca nessuno pagava gli astronomi. Anche i medici
utilizzavano l’astrologia come metodo diagnostico. Allora la medicina era in
fase sperimentale. Non tutti i medici, però, amavano l’astrologia”.
La Chiesa si oppose duramente
all’astrologia?
“Si
opponeva all’astrologia solo quando questa era troppo predittiva. E quindi
metteva in discussione la dottrina della redenzione. La Chiesa vedeva
compromessa la sua funzione. Gli astrologi rispondevano che nei loro oroscopi
c’era un margine di incertezza e sottolineavano che Dio avrebbe potuto cambiare
il destino. Quando gli astrologi hanno pensato di fare oroscopi infallibili è
scoppiata la guerra aperta con la Chiesa”.
La Francia può essere considerata la
patria degli astrologi?
“L’astrologia
ha origine in Oriente e poi arriva in occidente. Nel periodo tardo
rinascimentale si recuperano molti testi astrologici di Tolomeo. In quel
periodo si trovavano tanti amanti dell’astrologia anche nella corte papale”.
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