sabato 31 maggio 2014
venerdì 30 maggio 2014
mercoledì 28 maggio 2014
martedì 27 maggio 2014
lunedì 26 maggio 2014
domenica 25 maggio 2014
venerdì 23 maggio 2014
Hague e la crisi ucraina
Il 28
aprile il Ministro degli esteri William Hague ha reso una dichiarazione
alla Camera dei Comuni sulla crisi ucraina. Il ministro ha esordito,
condividendo la dichiarazione del Comandante supremo delle forze NATO in Europa,
secondo cui gli avvenimenti in corso
di svolgimento nell’est del paese costituiscono un’operazione militare ben pianificata e organizzata condotta sotto
direzione della Russia.
Hague ha quindi riferito dell’incontro tra
i ministri degli esteri UE svoltosi a Lussemburgo il 14 aprile: le ulteriori
sanzioni decise dall’UE sono state temporaneamente congelate in attesa degli
esiti del Summit svoltosi a Ginevra il
17 aprile tra UE, USA, Ucraina e Russia. L’accordo raggiunto impegna entrambe le parti ad astenersi da azioni
violente o provocatorie nel sud e nell’est dell’Ucraina. Il ministro ha
quindi osservato che, mentre l’Ucraina sta dando corso in buona fede
all’accordo impegnandosi a favorire una svolta democratica e pacifista, la
Russia non ha finora
attuato nessuna parte dell’accordo. Hague
si è lamentato con Lavrov della desistenza dimostrata nella gestione dei
separatisti filo-russi, oltre che dell’annuncio fatto dalla Russia di ulteriori
manovre militari ai confini con l’Ucraina. Ha chiesto, inoltre, una collaborazione
della Russia con gli osservatori dell’OSCE, minacciando in caso contrario ulteriori
sanzioni sia da parte UE sia di altre parti. Il ministro ha sottolineato
con forza che l’interesse nazionale
britannico richiede un’Ucraina in grado di prendere le proprie decisioni e un
sistema internazionale basato sul rispetto delle regole.
Hague ha quindi reso noto che anche i Capi
di Stato del G7 sono pronti a imporre ulteriori sanzioni. Nel frattempo è stato
sospeso l’accesso della Russia all’Agenzia internazionale per l’energia, nonché
all’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo. Da parte sua, il Consiglio d’Europa ha adottato una
risoluzione che sospende il diritto di voto dei membri russi.
C’è generale accordo sul piano
internazionale che sanzioni addizionali
nei confronti della Russia debbano essere adottate tenendo conto dell’azione
svolta dalla Russia stessa, e che la loro entità
debba essere commisurata alle eventuali,
ulteriori iniziative di destabilizzazione intraprese da parte russa. Ciò significa
che si deve perseguire con convinzione la linea diplomatica e negoziale, e che
non si può quindi prevedere allo stato quando e se tali sanzioni saranno
applicate: qualora lo fossero, da parte dell’UE saranno sanzioni di natura
energetica, militare ed economica, tali da colpire significativamente
l’economia russa, che già mostra segni di crisi.
Hague ha inoltre informato che il Regno Unito, oltre ad aiutare
economicamente l’Ucraina, sta preparando l’invio
di esperti che sostengano il Governo ucraino anche in vista delle elezioni presidenziali del 25 maggio; ha
annunciato inoltre incontri a breve con i governi estone, georgiano e moldavo,
che temono recrudescenze separatiste filo-russe nei loro territori.
Le dichiarazioni del Ministro degli esteri
sono state pienamente appoggiate dall’opposizione labourista, con l’intervento
di Douglas Alexander, ministro degli esteri ombra.
Dove sta andando la politica estera francese?
Il 15
aprile il Ministro degli esteri, Laurent Fabius, è intervenuto in audizione
presso la Commissione esteri dell’Assemblea nazionale sull’attualità
internazionale.
Riguardo all’Ucraina Fabius ha dichiarato che la Russia,
benché lo neghi, sta orchestrando insieme alle frange russofone gli eventi separatisti
in corso. La Francia
è intenzionata a reagire, ma soprattutto a mantenere
il filo del dialogo per trovare una
soluzione politica. La reazione dell’Unione europea, in accordo con gli
Stati Uniti, si è già tradotta nell’imposizione alla Russia di sanzioni di
primo e secondo livello. L’Unione
europea sta già lavorando a sanzioni di 3° livello, che potrebbero
riguardare i settori energetico, militare ed economico. Poichè, tuttavia, tali
sanzioni dovrebbero essere adottate all’unanimità, la dialettica tra gli Stati dell’Unione europea è assai complessa, perché le sanzioni alla Russia comporterebbero –
in considerazione di probabili ritorsioni da parte russa - considerevoli
difficoltà, soprattutto economiche, per molti Stati dell’UE.
La Francia, dunque, sostiene
la necessità di un costante dialogo con tutte le parti coinvolte, e in stretto
raccordo soprattutto con la
Germania, il Regno Unito e gli Stati Uniti, è in costante contatto con la Russia, compreso il
Presidente Putin: è importante, infatti, che la Russia accetti come
pienamente legittime le elezioni presidenziali che che dovrebbero svolgersi in
Ucraina il prossimo 25 maggio.
Fabius ha quindi annunciato che, insieme a Frank-Walter Steinmeier, suo omologo tedesco, sarà a fine aprile in Moldavia e Georgia per
interrogarsi sul futuro delle repubbliche contese della Transnistria,
dell’Ossezia del sud e dell’Abcasia: se c’è forte intesa tra Germania e
Francia, c’è una buona speranza di poter arrivare ad una posizione condivisa
con gli altri Stati dell’UE. La speranza francese è quella di arrivare alla
firma di un accordo di associazione con la Moldavia.
Quanto alla Repubblica centrafricana: Fabius ha ricordato che, su impulso e sollecitazione della Francia,
il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha
adottato il 10 aprile, all'unanimità,
una nuova risoluzione che autorizza il mandato di una missione di caschi blu.
La nuova missione, denominata MINUSCA, assumerà le responsabilità di MISCA,
l’attuale missione internazionale di supporto guidata da paesi africani, la
quale continuerà ad attuare il suo mandato fino al 15 settembre, a fianco delle
forze francesi dell’operazione “Sangaris”
e della missione EUROFOR inviata dall’UE. Fabius ha espresso, tra l’altro, la
sua speranza che il ritiro dell'esercito ciadiano dal contingente africano
impegnato a Bangui non sia definitivo, visto che la vicinanaza del Ciad con la RCA contribuisce a garantire
la sicurezza.
Il ministro ha espresso forte preoccupazione sulla situazione in Libia,
informando che la Francia,
insieme all’Italia, agli USA ed agli altri partner
mediterranei ed europei, sta lavorando per la stabilizzazione democratica del
paese.
Sulla Siria
Fabius si è detto favorevole alla
ricerca di una soluzione politica piuttosto che ad un intervento militare,
e ha sottolineato che la
Francia si sta battendo per la corretta applicazione della
risoluzione del Consiglio di sicurezza sulla libera circolazione degli aiuti
umanitari.
Per quanto riguarda l’Iran, la Francia
è favorevole all’attuale linea negoziale,
che dovrebbe portare ad un accordo che consenta lo sviluppo dell’energia nucleare civile, ma non dell’arma atomica.
Tuttavia, poiché non si possono avere garanzie sul rispetto degli accordi da
parte iraniana, la Francia
sostiene la necessità di aggiungere all’accordo una clausola che consenta, nel
caso, un tempo sufficiente per reagire. La Francia chiede inoltre ulteriori controlli da parte degli ispettori dell’AIEA, per
verificare che alcuni elementi non siano sfuggiti alle verifiche precedenti.
mercoledì 21 maggio 2014
Matteo Renzi sta per esplodere. Ecco come si è "allargato" il premier "democratico"
In Questo post ho voluto pubblicare tre foto che ritraggono Matteo Renzi negli ultimi 18 mesi. Nella foto sopra potete ammirare il futuro premier, all'epoca ancora sindaco di Firenze, all'inizio della prima campagna elettorale per le primarie del Pd (Autunno 2012).
Come potete vedere, nella foto sopra scattata all'indomani della conquista della segreteria del Pd (dicembre 2013), la situazione è già sostanzialmente cambiata. Il futuro premier ha appena celebrato la vittoria alle primarie. Eccolo qui leggermente paffuto, ma pur sempre un bel ragazzetto, felice per il traguardo appena raggiunto. Ma il peggio deve ancora arrivare.
Ecco il premier, ormai stabilizzato a Palazzo Chigi, che ha assunto le sembianze di un generone romano. L'aria della capitale, le pastasciuttate serali e il merendone delle 17.00 hanno ridotto così il Premier. E dopo le prossime elezioni europee cosa dobbiamo aspettarci da Renzi......?
domenica 18 maggio 2014
venerdì 16 maggio 2014
giovedì 15 maggio 2014
Taxi Giallo (1978)
MEGLIO STARE INSIEME MEGLIO STARE UNITI
LA TUA VOCE TREMA L'INTENZIONE E' BUONA
GIORNO DOPO GIORNO TUTTI I GIORNI UGUALI
ESCO POI RITORNO TUTTI E DUE FEDELI
E CORRE MI MANCHI SAI
MI MANCA IL VENTO FRESCO
DI UNA NOTTE IN PIENO AGOSTO
MANCA UN GESTO DI FOLLIA
UN'IMMAGINE... IMPREVEDIBILE
ANCHE RUVIDA MA DI POESIA
AVENDO UN TAXI GIALLO
FINGI DI ANDAR VIA
BUTTAMI LE BRACCIA AL COLLO
MA NON DIVENTARE MIA
DANZA PER LA STANZA
SCORDAMI RICORDAMI CHE IO
NON POSSO STARE SENZA TE
ANCHE SE PURTROPPO
COME GIA' ACCADUTO L'HO DIMENDICATO
MEGLIO STARE INSIEME
MEGLIO STARE UNITI
ANCHE IO CI CREDO
TROVEREMO IL MODO
ANCHE SE DA TEMPO NON TI HO PIU' CERCATO
CAMBIATI VESTITO FATTI ANCOR PIU' BELLA
QUESTA SERA USCIAMO
FORSE NON TORNIAMO ... PRESTO
PRESTO CHE CI ASPETTA
UN TAXI CHE HA FRETTA
C'E' QUALCUNO CHE CI ASPETTA
IL NOSTRO TAXI GIALLO
FRETTA PRESTO
LA TUA VOCE TREMA L'INTENZIONE E' BUONA
GIORNO DOPO GIORNO TUTTI I GIORNI UGUALI
ESCO POI RITORNO TUTTI E DUE FEDELI
E CORRE MI MANCHI SAI
MI MANCA IL VENTO FRESCO
DI UNA NOTTE IN PIENO AGOSTO
MANCA UN GESTO DI FOLLIA
UN'IMMAGINE... IMPREVEDIBILE
ANCHE RUVIDA MA DI POESIA
AVENDO UN TAXI GIALLO
FINGI DI ANDAR VIA
BUTTAMI LE BRACCIA AL COLLO
MA NON DIVENTARE MIA
DANZA PER LA STANZA
SCORDAMI RICORDAMI CHE IO
NON POSSO STARE SENZA TE
ANCHE SE PURTROPPO
COME GIA' ACCADUTO L'HO DIMENDICATO
MEGLIO STARE INSIEME
MEGLIO STARE UNITI
ANCHE IO CI CREDO
TROVEREMO IL MODO
ANCHE SE DA TEMPO NON TI HO PIU' CERCATO
CAMBIATI VESTITO FATTI ANCOR PIU' BELLA
QUESTA SERA USCIAMO
FORSE NON TORNIAMO ... PRESTO
PRESTO CHE CI ASPETTA
UN TAXI CHE HA FRETTA
C'E' QUALCUNO CHE CI ASPETTA
IL NOSTRO TAXI GIALLO
FRETTA PRESTO
mercoledì 14 maggio 2014
Il "colpo di Stato" visto dall'ANSA e dal Corriere. Senza offesa per il GILA
Ieri sera ero molto curioso di vedere come i principali siti di informazione avevano trattato le rivelazioni di Gheitner sul colpo di stato in Italia nel 2011. Sono andato sul sito del "Corriere" (vedi sopra) e ho trovato questo titolo molto corretto. Poi sono andato sul sito dell'Ansa e ho visto che erano molto preoccupati per la mancata convocazione di Gilardino per i mondiali (vedi sotto).
Ho fatto lo stesso lavoro il giorno successivo. Dopo aver letto le dichiarazioni di Napolitano ero giunto alla conclusione che l'Ansa avrebbe concesso il titolo di testa all'evento. E così è stato. E lo ha fatto anche il "Corriere". Con la differenza che il sito del quotidiano di via Solferino è stato globalmente più obiettivo (Vedi le due foto sotto). Senza offesa per il Gila......
Il Compagno G visto dal sottoscritto
IL TEMPO, 14 maggio 2014
di Lanfranco Palazzolo
di Lanfranco Palazzolo
Il primo «rottamatore» finito in carcere. Per chi vota Primo Greganti?
L’interrogativo è rimbalzato su qualche quotidiano italiano. Ma sono
stati in pochi a dare una risposta convincente. Molti giornali, per non
sbagliare, si sono limitati a scrivere che si tratta del «Compagno G»,
legando l’appartenenza politica di Greganti al vecchio Pci. Ma non è
così.
Domenica scorsa, con un certo pudore, il quotidiano economico Il Sole 24 Ore ha pubblicato (pagina 6, in basso a sinistra) un trafiletto microscopico che riguarda il «Voto del compagno G».
Ecco cosa scrive il quotidiano di Confindustria: «Il 29 gennaio di
quest’anno, il direttore generale di Expo 2015, Angelo Paris, gli
domanda: "Il voto... Il voto a Renzi?" E Greganti gli risponde: "Dunque
voto Renzi"».
Ma che rapporti aveva e ha Greganti con il Partito Democratico? Per
capire come Greganti si è approcciato al Pd basterebbe leggere i
numerosi attacchi di Greganti, in perfetto stile da rottamatore, contro i
dirigenti dei Democratici di Sinistra ripresi puntualmente dal
quotidiano l'Unità durante la fase costituente del Pd. Il 2
marzo 2007 (pagina 6, taglio basso) è il giornale dei Ds a riprendere
uno sfogo di Greganti su Panorama , in edicola quel giorno,
contro i dirigenti del partito: «Andatevene tutti a casa! I compagni non
ne possono più di giochini e giochetti di cinquantenni che sembrano
ragazzini di 15 anni intenti a trastullarsi. Basta!». E poi aggiunge:
«Se non lo capiscono da soli che non si può ostacolare un rinnovamento
ormai necessario, glielo faranno capire gli elettori - spiega ancora
Greganti - I partiti, di centrosinistra e di centrodestra, non riescono a
intercettare le esigenze del Paese». Quanto, in particolare, ai Ds,
Greganti aggiunge che «c’è bisogno di un esteso e rapido ricambio
generazionale; chi lo ostacola deve essere messo da parte».
Ma il rapporto tra quel particolare militante piemontese di sinistra e
il suo partito di proivenienza sembra un legame che non si interrompe.
Qualche giorno dopo Greganti si fa risentire sulla pagina delle lettere de l’Unità
per dare il suo «via libera» alla nascita del Pd. Lo fa il 24 marzo
2007 con una missiva pubblicata in grande evidenza (pagina 28, taglio
alto) nella ribrica «Cara Unità». In questa lettera, Greganti spiega:
«L’attuale fase di dibattito sul Partito Democratico deve saper cogliere
il contributo di tutti. E non parlo solo di coloro che dentro i Ds e
dentro la Margherita sono stati finora protagonisti politici di primo
piano, consentendoci di tornare a crescere e di sconfiggere
l’antipolitica e la prepolitica berlusconiana. La nuova domanda di
politica che sale dal paese è articolata e coinvolge tutte le categorie,
il mondo della cultura, quello del lavoro, i movimenti... Quindi vi è
tutto lo spazio per un dibattito ricco e in grado di cogliere i più ampi
contributi che vengono dalla cultura socialista, dal mondo cattolico e
anche da coloro che non si riconoscono né negli uni né negli altri».
Greganti invita i Ds ad essere meno timidi sul Pd: «In sostanza -
aggiunge - i problemi sul tappeto del Pd sono molti e molto concreti:
problemi etnici, culturali, economici, ambientali ed energetici hanno
raggiunto d imensioni che se non governati attentamente ci porteranno
prima di quanto si creda a conflitti e drammi inimmaginabili, di cui già
avvertiamo i primi segnali. E noi - conclude Greganti riferendosi ai Ds
- che cosa facciamo? Un dibattito autolesionista».
Alla fine arriva il fendente contro la stampa vicina al centrodestra:
«L’antidoto che fa la differenza a mio avviso sarà ancora una volta la
capacità di interpretare e dare risposte ai problemi del Paese e l’etica
morale e serietà che ci distingue dal pattume nel quale sguazzano e
vorrebbero portarci i giornali della famiglia Berlusconi».
Ironia della sorte, sopra la lettera di Greganti appare la pubblicità
di un libro di Chiara Valentini su Enrico Berlinguer dal titolo
«L’eredità difficile».
Alla fine di aprile 2007 Greganti torna a rivendicare, di diritto, la
sua appartenenza al Pd. Lo fa nel corso della trasmissione «Markette» di
Piero Chiambretti. Il 25 aprile è ancora l’Unità a riprendere il
suo intervento con un certo rilievo (pagina 7, taglio alto): «Ho sempre
fatto attività per il partito e mi auguro di poterlo fare ancora per il
Pd. La verità è che sono stato condannato ingiustamente. Ma non per
questo attacco i giudici che mi hanno condannato, sono per lo Stato di
diritto e lo Stato di diritto può anche sbagliare». E poi l’immancabile
attacco contro il leader di Forza Italia: «Berlusconi cavalcò la
situazione, per dire che la politica era screditata e presentarsi come
il nuovo, cavalcando così l’antipolitica. Ancora oggi dobbiamo fare i
conti con quel messaggio politico di Berlusconi».
Dopo questo fuoco di fila, il «Compagno G» sparisce dalle cronache dell’ Unità per riemergere da quelle nazionali in questi giorni.
martedì 13 maggio 2014
"Lo scudo crociato. Un simbolo medievale nella comunicazione politica del novecento" (Armando Editore) - Intervista al professor Girolamo Rossi
Ho sempre amato il simbolo della Democrazia Cristiana. Per questo, quando ho potuto, ho reso omaggio allo scudocrociato. In questa intervista ho voluto approfondire le origini dello scudocrociato, simbolo vincente della Prima Repubblica. Viva la Dc.
Grazie dell'invito, ma non ne sapevo niente
Non so se vi è mai capitato di essere invitati e di vedere annunciata la vostra presenza ad un festival dedicato all'inclusione. Io condivido gli obiettivi di questo convegno annunciato qui sotto, ma non ho mai ricevuto alcun invito a questo evento. E non conosco nessuno degli organizzatori di questo appuntamento. Comunque grazie dell'invito. Sabato prossimo ho altri impegni......
Insieme contro tutte le forme di discriminazioni: è
questo il messaggio che emerge dai primi due giorni di "Tuttimondi", il
festival a favore dell'inclusione sociale organizzato dalla Uisp
(Unione italiana sport per tutti) - Comitato territoriale di Parma in
collaborazione con 14 associazioni e realtà del territorio.
Un'inaugurazione caratterizzata dall'ottimo afflusso di pubblico che ha
partecipato alle iniziative organizzate presso la Fattoria di Vigheffio e
alla Festa Shakerata svoltasi domenica 11 maggio all'interno della
Palestra "Oltretorrente".
Sarà una settimana ricca di eventi quella in programma fino a domenica 18 maggio, con due importanti impegni istituzionali a cominciare dalla presentazione, giovedì 15 maggio, dei dati comunali dell'inchiesta annuale sulla prostituzione a Parma, a cura dell'associazione P. I. M. Parma (ore 15.00 - Fattoria di Vigheffio). Le discriminazioni nello sport saranno invece il tema portante del convegno in programma sabato 17 maggio presso il Palazzo del Governatore (Piazza Garibaldi), cui parteciperanno il sociologo e psicoterapeuta Mauro Valeri; il giornalista Lanfranco Palazzolo; il responsabile nazionale Uisp per le Politiche Internazionali, Cooperazione e Interculturalità Carlo Balestri. È inoltre in attesa di conferma la presenza di Norberto De Angelis, atleta paralimpico di pesistica e primatista handbyker, e di altre figure sportive.
Domenica 18 maggio a farla da protagonista sarà lo "sport per tutti" con la "Mondo Piccolo - Handbike Marathon", la manifestazione organizzata dalla Polisportiva Gioco Parma con la collaborazione della Federazione ciclistica italiana e del Comitato italiano paralimpico, per promuovere un messaggio d'integrazione che si spinge appunto al di là dello sport. L'iniziativa, realizzata con il patrocinio della Regione Emilia Romagna, della Provincia di Parma, dei Comuni di Polesine P. se, Zibello, Roccabianca, Sissa, Colorno, è valida come prova di Campionato Regionale Emilia Romagna ai fini della gara nazionale. La partenza è prevista da Polesine Parmense alle ore 10.30. Per informazioni: bruno@giocopolisportiva.it
Sarà una settimana ricca di eventi quella in programma fino a domenica 18 maggio, con due importanti impegni istituzionali a cominciare dalla presentazione, giovedì 15 maggio, dei dati comunali dell'inchiesta annuale sulla prostituzione a Parma, a cura dell'associazione P. I. M. Parma (ore 15.00 - Fattoria di Vigheffio). Le discriminazioni nello sport saranno invece il tema portante del convegno in programma sabato 17 maggio presso il Palazzo del Governatore (Piazza Garibaldi), cui parteciperanno il sociologo e psicoterapeuta Mauro Valeri; il giornalista Lanfranco Palazzolo; il responsabile nazionale Uisp per le Politiche Internazionali, Cooperazione e Interculturalità Carlo Balestri. È inoltre in attesa di conferma la presenza di Norberto De Angelis, atleta paralimpico di pesistica e primatista handbyker, e di altre figure sportive.
Domenica 18 maggio a farla da protagonista sarà lo "sport per tutti" con la "Mondo Piccolo - Handbike Marathon", la manifestazione organizzata dalla Polisportiva Gioco Parma con la collaborazione della Federazione ciclistica italiana e del Comitato italiano paralimpico, per promuovere un messaggio d'integrazione che si spinge appunto al di là dello sport. L'iniziativa, realizzata con il patrocinio della Regione Emilia Romagna, della Provincia di Parma, dei Comuni di Polesine P. se, Zibello, Roccabianca, Sissa, Colorno, è valida come prova di Campionato Regionale Emilia Romagna ai fini della gara nazionale. La partenza è prevista da Polesine Parmense alle ore 10.30. Per informazioni: bruno@giocopolisportiva.it
Qui sotto l'istantanea di Repubblica.it di Parma.
venerdì 9 maggio 2014
Quante risate nella tribuna d'onore. L'altra finale di Coppa Italia vista dai sorrisi di Rosi Bindi e di Matteo Renzi
di Lanfranco Palazzolo


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